Fra tutti i metalli l’alluminio eccelle per l’elevata conducibilità termica la quale in una pentola, oltre a consentire un grosso risparmio di energia per arrivare alla temperatura di cottura dei cibi, diffonde il calore uniformemente dal fondo alle pareti evitando durante la cottura surriscaldamenti concentrati con conseguente carbonizzazione delle superfici degli stessi. La cottura omogenea delle carni e dei cibi in genere è alla base della conservazione delle loro proprietà nutritive ed organolettiche.
L’alluminio pesa circa 1/3 dell’acciaio e circa 1/4 del rame e pertanto a parità di dimensioni le pentole risulteranno estremamente leggere e maneggevoli sia quando si cucina che durante la pulizia.
A tale proposito basta pensare che le leghe di alluminio sono alla base delle costruzioni aeronautiche, quindi questo metallo, anche se leggero, è estremamente affidabile.
Il trattamento GHA è la più recente ed innovativa tecnologia applicabile alle superfici di alluminio e consiste in una speciale ossidazione anodica con sigillatura mediante ioni d’Argento (Ag+). L’elevata durezza dell’ossido anodico unita alle straordinarie proprietà degli ioni d’argento conferisce alla superficie trattata caratteristiche biotecnologiche di estremo interesse costituendo il segreto vincente per una cucina sana con pentole indistruttibili. Vale la pena di osservare che questo speciale strato superficiale, durissimo e refrattario al calore, è inasportabile e sopporta qualsiasi maltrattamento come quello di tagliare la carne dentro alla pentola o di lavarla con l’uso di pagliette abrasive.
Caratteristiche biotecnologiche | ||||||
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Materiale | Durezza HV | Temperatura di fusione | Coefficiente d’attrito | Capacità batteriostatica | Resistenza alla corrosione SST | Resistenza all’usura |
Lega di alluminio | 70÷100 | 680°C | 0,44 | nessuna | 100 ore | 102 ore |
Ossido di alluminio con trattamento G.H.A.® |
500÷550 | 2100°C | 0,025 | elevatissima | 10.000 ore | 105 ore |
Ossidazione dura | 500÷550 | 2100°C | 0,15 | nessuna | 200÷500 ore | 103 ore |
Con i batteri purtroppo si deve convivere. Se prendiamo in considerazione le carni, i batteri sono presenti e si sviluppano sin dalla macellazione ed anche durante il confezionamento e la distribuzione dei prodotti. Nel periodo del congelamento delle carni i batteri non muoiono bensì interrompono la loro proliferazione che riprende già dallo scongelamento e soprattutto aumenta fortemente durante la cottura delle stesse cessando completamente alla temperatura di 100°C alla quale li possiamo considerare tutti morti. E’ bene osservare che dalla degradazione dei batteri provengono le tossine di natura più o meno tossica secondo la specie batterica che le produce. Il trattamento GHA, mediante gli ioni d’argento inibisce la proliferazione batterica ed assolve sia alla eliminazione delle tossine che alla conservazione della fragranza dei sapori originali dei cibi.
Il grafico rappresenta la proliferazione batterica in funzione della temperatura. L’area sottesa dalle due curve rappresenta la massa batterica che contamina i cibi alternandone il sapore originale. Si osservi come nei contenitori senza il trattamento GHA la massa batterica si sviluppi particolarmente nel campo fra 20° e 90°C mentre in quelli con il trattamento agli ioni d’argento (GHA) la massa batterica resta quella originale e di entità molto ridotte estinguendosi poi a 100°C. Vale la pena di ricordare che nelle pentole con il trattamento GHA gli ioni d’argento sono impiantati stabilmente nello strato superficiale dell’ossido anodico duro, il quale non è più alluminio puro, che fonde a 680°C, bensì è stato trasformato in Al203 (ossido di alluminio) che è più duro dell’acciaio temprato (550HV) e fonde a 2100°C. Pertanto le pentole con il trattamento GHA sono praticamente indistruttibili e conservano tutte le peculiari proprietà inalterate nel tempo.